così ci hanno scritto qualche giorno fa dei cari amici.
Siamo qua. L'Esperienza di Plum Village ha segnato un po' il chiudersi di un cerchio.
E' come se si fosse colmata la sete di vedere nuove comunità, di conoscere realtà di persone che stanno mettendo in pratica un vita di condivisione: in fondo adesso abbiamo visto che è possibile, e che può funzionare anche piuttosto bene.
Abbiamo compreso che quella è la direzione che sentiamo di voler prendere.
Si, lavorare insieme per cercare di andare verso la felicità, che è poi quello che ogni essere umano cerca di raggiungere in questa vita.
Sarebbe semplice tutto sommato se sentissimo un'appartenenza religiosa. La religione rende accettabili e riconosciute ai più le teorie e le pratiche più assurde...
Tutto il resto in fondo fa un po' paura.
Plum Village è un monastero buddista, ma la sensazione è che gli insegnamenti di Thich Nhat Hanh vadano al di là, siano universali. E che l'appartenenza religiosa sia in qualche modo secondaria...
A Findhorn la scorso anno eravamo rimasti molto colpiti da quel senso di spiritualità naturale, visto come uno degli aspetti dell'essere umano, non meno evidente ed universalmente riconosciuto di qualli fisico, intellettivo e psicologico...
E così, con questo spirito, attraversiamo la Francia e la Gran Bretagna, per andare ad attingere anche da quella fonte, per vedere come, nell'isola di Erraid, vengono messe in pratica queste cose. Mentre eravamo a Plum Village, abbiamo assistito ad un discorso di Thich Nhat Hanh in cui le sue parole dicevano quanto sia importante appartenere ad un Sanga (il Sanga è una comunità, una "famiglia" spirituale "il sanga è la comunità che vive in armonia e in consapevolezza").
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