Non si possono scattare foto nell'ashram, quindi la nostra descrizione sarà soprattutto verbale...E' veramente molto difficile per me descrivere Amritapuri, perchè è un vero e proprio "viaggio" interiore, molto personale.
Si è indubbiamente alla presenza di un Maestro spirituale, che dedica tutta la sua vita agli altri, a 360 gradi, dagli indigenti, alle persone colpite da catastrofi, ai curiosi, ai suoi discepoli, a chi è alla ricerca di sè, e lo fa attraverso forme differenti: offre cibo, pratiche spirituali, istruzione. Diffonde pensieri ed azioni ecologiche in India, i ragazzi delle sue scuole stanno organizzando un servizio di raccolta di rifiuti per le strade dei villaggi.
"La natura altro non è che la manifestazione visibile del divino." Amma
Un esempio vivente di come potrebbe essere il pianeta se ognuno di noi uscisse dal proprio egoismo. Abbraccia uno ad uno chiunque lo desideri, sussurra nell'orecchio un messaggio per te, ti offre un piccolo dono (prasad), risponde a fiumi di domande, ed è manifestazione di Amore. Poche parole e tanti fatti.
La sua presenza è forte, si sente, e stare nell'ashram non è semplice, è un po' come se venissero accelerati i processi di guarigione di ognuno. Ci sono tante persone sofferenti qui, tante culture, occidentali, indiani e persone provenienti da ogni parte del mondo, lei accoglie tutti, e così fanno i suoi discepoli, che si prodigano nell'organizzazione di ogni aspetto di questo luogo complesso, in qualità di volontari. Tremila residenti stabili più folle di visitatori ogni giorno, e questo rende difficile la quotidianità. Non si tratta affatto di un luogo tranquillo, dove in silenzio ascoltare la propria interiorità, perchè qui il proprio Sè, l'aspetto divino interiore, si trova servendo il prossino ed espandendo così i propri limiti. Almeno un paio di ore al giorno ognuno, anche i visitatori occasionali, lo dedica al Seva (servizio disinteressato), servendo i pasti, pulendo i pavimenti, aiutando in cucina, occupandosi del negozio ecc.
La giornata è scandita da diverse pratiche spirituali che iniziano alle 4 e mezza del mattino, recitazione dei mantra, meditazione, servizio e alla sera meditazione sulla spiaggia ( a volte con Amma che lascia uno spazio per domende e risposte) e canti devozionali.
Ci sono tanti aspetti che un occidentale potrebbe criticare, ci sono tante cose migliorabili, ma lo sforzo per rendere questo luogo accessibile agli occidentali, alle famiglie, alle presone anziane, è notevole (c'è una piccola piscina, c'è una caffetteria...).
Dopo dieci giorni decidiamo di ripartire, il 27 è il compleanno di Amma, e si aspettano 50000 persone ... e per noi è un po' troppo. Così ci dirigiamo verso la prossima tappa, 16 ore di treno per arrivare in quello che sembra essere l'ecovillaggio più grande del mondo: Auroville.