Sfogliando l'indirizzario delle famiglie aderenti alla Rete Scuola Familiare, avevamo visto già da un po' che c'era una famiglia con figli più o meno coetanei di Martino e Nicolò che viveva a pochi chilometri da qui, qualche giorno fa abbiamo telefonato e poche ore dopo eravamo a casa loro davanti ad una buona tisana calda. Abbiamo così conosciuto questa famiglia, di origini israeliane, che hanno comprato della terra qui, all'interno del parco del Subasio. Hanno sitemato un annesso agricolo in cui vivono al momento, in attesa di prepararsi un'abitazione più comoda. Coltivano la terra, producono olio, miele e ortaggi e sono decisi a vivere quanto più possibile con il frutto del loro lavoro, per una scelta di vita semplice, a contatto con la natura, con la quale creare un rapporto di collaborazione e di sinergia. I bambini non sono mai andati a scuola, perchè credono che sia importante per un bambino imparare soprattutto le cose pratiche della vita vera: da dove arriva il cibo che mangiamo, come funzionano le cose che usiamo e molto altro, che è difficile descrivere a parole. Nel frattempo hanno imparato a leggere e scrivere e a fare di conto, perchè serve per vivere.
Hanno scelto questa terra perchè qui hanno trovato diversi “pro” tra cui una rete di persone dagli ideali simili in cui riconoscersi, con cui confrontarsi e supportarsi vicendevolmente.
Si tratta di un movimento di contadini nuovi, persone che, come loro, hanno scelto di lasciare una vita nella città, in italia o in altre parti del mondo, per dedicarsi ad una vita rurale, dedicata all'autoproduzione e rivolta all'autonomia... persone che fanno parte della Rete Italiana del Bioregionalismo, che fanno capo ad una pubblicazione dal nome evocativo di Seminasogni e che si ritrovano localmente una volta al mese per allestire dei piccoli mercati “clandestini”, in cui ci si incontra e si scambiano i propri prodotti, o li si vende, fuori però dalle logiche del mercato vero e proprio...
E' un fenomeno che si è diffuso qui in centro Italia a cui aderiscono persone di tutte le età e diverse realtà, unite dal desiderio di una vita nuova, più libera e vera, fatta di autoproduzione, di scambi e baratti. In questi mercatini, abbiamo anche incontrato famiglie alla ricerca di una vita insieme con cui ci confrontiamo e sentiamo di essere vicini.
Ci sono anche famiglie storiche che hanno fatto della sobrietà, dell'autoproduzione e dell'essere contadini un vero e proprio modo di essere e di fare politica in questa società.
Ciao Giovanni & famiglia, siamo Simone ed Elena (http://brianzorigeni.blogspot.com) e vi seguiamo da qualche settimana. Già la conoscerete, ma visto che siete in zona, potreste visitare la Fattoria Pratale di Etain e Martino, a Gubbio. Loro sono davvero storici per quel che riguarda l'autosufficienza!
RispondiEliminaSaluti e complimenti per la vostra avventura, magari un giorno ci incontreremo.
Saluti
ciao Simone e Elena, abbiamo conosciuto Etain e Martin e sono proprio loro a tenere le fila dei mercatini...
RispondiEliminasiamo sempre felici di incontrare, fatevi sentire.