
Ovviamente libera e aperta a tutti, chissà che non sia un'occasione per incontrarci di persona?
L'avventura della nostra famiglia in esplorazione tra comunità intenzionali ed ecovillaggi in Europa ...e non solo
BENVENUTI NEL NOSTRO DIARIO DI BORDO!
Siamo Giovanni, Valentina e i piccoli Martino e Nicolò.
Abbiamo lasciato la nostra casa e il nostro lavoro circa tre anni fa per andare a conoscere persone che vivono diversamente, insieme, in modo creativo e consapevole.
Il nostro intento è di vedere se è possibile vivere dando un maggior senso alla propria esistenza.
"Lasciate che le vostre vite parlino per voi"
(Gandhi)
Tre mesi fermi, a lasciare sedimentare le cose viste ed imparate nel corso del viaggio, per capire che cosa è rimasto, per capire dove andare e come muovere il prossimo passo.
Questo era l'obiettivo... ma non è stato proprio così. Siamo stati fermi sì, ma abbiamo incontrato tantissime persone, tante realtà interessanti, ci siamo confrontati con stili di vita e scelte diverse... abbiamo ancora una volta imparato un sacco di cose.
E così abbiamo deciso di riprendere questo blog, perchè anche in questo momento stanziale, in realtà il viaggio continua.
Si dice che tutti i matti sono venuti ad Assisi, perchè si pensa che ci sia una pietra tra quelle del campanile della chiesa di San Francesco che li attiri... tutti i matti vengono per cercare la pietra, non la trovano (perchè forse quella non c'è) ma loro continuano a cercare... e così non se ne vanno più.
Se sali ad Assisi verso la Rocca ed esci dalla città dalla porta Perlici, è come entrare in una valle incantata: all'improvviso le ordinate casette in pietra e le strette viuzze lasciano il posto alla natura, ad una natura imponente, fatta di irti pendii e di boschi, di scorci incantevoli... e nient'altro.
Ed è lì che ha inizio quella che qualcuno tempo fa chiamava La Piccola India.
Tante persone speciali, alla ricerca di una vita più vera, che segua i dettami del cuore e dello spirito, provenienti da altre regioni o dall'estero, abitano questi luoghi e le pendici del Monte Subasio cari già a San Francesco.
E così noi, da bravi curiosi ricercatori siamo andati a conoscere alcuni di loro.
C'è anche da dire che la nostra cara amica Esperanza ci aveva lasciato un prezioso foglietto pieno di numeri di telefono e di indicazioni di persone da contattare per ogni necessità.
Avevamo bisogno di farro per fare il pane che, dopo una forzata pausa come viaggiatori, abbiamo subito ricominciato a fare ogni settimana, e così abbiamo contattato una piccola comunità ad un paio di kilometri dalla casa in cui ci troviamo.
La nostra visita si è trasformata in un incontro profondo, in cui ci è stato dato da capire l'essenza che lega le persone di questa comunità, raccolta intorno alla loro guida , un uomo saggio che dedica la propria vita a mettere in pratica ciò che c'è di più importante, la natura del nostro essere, il contatto con chi veramente noi siamo, l'autosufficienza... Tre adulti e cinque ragazzi vivono in questo bellissimo casale di pietra, coltivano l'orto e producono un po' di cereali, lavorano il legno e condividono la vita in modo gioioso...