BENVENUTI NEL NOSTRO DIARIO DI BORDO!

Siamo Giovanni, Valentina e i piccoli Martino e Nicolò.

Abbiamo lasciato la nostra casa e il nostro lavoro circa tre anni fa per andare a conoscere persone che vivono diversamente, insieme, in modo creativo e consapevole.
Il nostro intento è di vedere se è possibile vivere dando un maggior senso alla propria esistenza.
.
"Lasciate che le vostre vite parlino per voi"
(Gandhi)



Banner

26.12.09

Partire... perché partire?

Quello che non ci diamo la pena di trovare dentro di noi , non verrà mai scoperto trasportando il nostro corpo di qua e di là" …

Citava qualche giorno fa un mio amico le parole di Yogananda...

Eppure la strada chiama. Il desiderio di creare connessioni, il sentire di fare parte di qualcosa di grande, di un grande movimento che si sta espandendo, dappertutto. La tradizione di ecovillaggi e comunità intenzionali conta diversi decenni ormai. Alcuni luoghi sono avvolti dall'alone del mito: Auroville, Findhorn, Tamera, Zegg. Altri ancora sono piccole esperienze, che rappresentano la scelta di vita di poche persone, appena nate...

E noi? Che cosa fare?

Ormai è chiaro e riconosciuto: la vita che vogliamo vivere è semplice, a stretto contatto con la natura, nel rispetto della non violenza, a contatto con la spiritualità, con il nostro sentire interiore...

la parola magica però è condivisione. Crediamo nella ricchezza del condividere con gli altri le nostre scelte, per alleggerire alcuni pesi e per arricchire di contenuti...

Questa nostra società così com'è è al collasso e creare altre forme di convivenza alternative, che contrappongano i valori di non violenza e di rispetto a quelli del denaro e del successo... è per noi l'unica strada possibile.

Condividere con chi? Qual'è la nostra tribù? Come sceglierla? Che cos'è indispensabile avere in comune?

E continuamente come un pendolo oscillo tra il pensiero razionale, la mente che mente, che può giustificare tutto e il contrario di tutto e il cuore, che a volte ha paura, ma quando è calmo e sereno... allora mi dice di partire...

Allora mi sento come in un sogno, dove tutto è già scritto e il flusso della vita e delle cose è così forte che è molto più semplice abbandonarvisi che resistere.

Poi l'impazienza: il bisogno di programmare, di decidere cosa comprare, dove andare, come viaggiare...

E il cuore che dice di fare con calma, di aspettare i segnali... una cosa per volta.