BENVENUTI NEL NOSTRO DIARIO DI BORDO!

Siamo Giovanni, Valentina e i piccoli Martino e Nicolò.

Abbiamo lasciato la nostra casa e il nostro lavoro circa tre anni fa per andare a conoscere persone che vivono diversamente, insieme, in modo creativo e consapevole.
Il nostro intento è di vedere se è possibile vivere dando un maggior senso alla propria esistenza.
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"Lasciate che le vostre vite parlino per voi"
(Gandhi)



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17.5.10

La comunità di San Juan


La comunità come strumento del cammino spirituale.


Una comunità spirituale, di persone unite dallo stesso modo di intendere il Divino, e unite da un profondo lavoro interiore, hanno deciso di vivere insieme da circa sette anni in forma comunitaria, per dare un corpo tangibile alla loro “Fratellanza”.


La caratteristica che li distingue è che loro si occupano di guarigione, quasi tutti svolgono lavori terapeutici, singolarmente ed anche insieme, è un pò il loro modo di intendere il cammino spirituale, intendendo il termine guarigione come qualcosa che comprende tutti gli aspetti dell'essere umano compreso quello spirituale.


Quale strumento migliore e più efficace del vivere insieme per sperimentare che apparteniamo tutti ad una grande famiglia? E' bello scoprire in questo nostro viaggio come è possibile sentire una relazione profonda con persona, nessuno escluso.


L'accoglienza delle persone di S. Juan ci ha risvegliato la consapevolezza che anche per noi la comunità è la via, la via pratica per crescere, per rendere concreto il sentiero spirituale e le scelte sociali, politiche ed ecologiche, calando la teoria nella quotidianità. Un modo per elevare la routine di ogni giorno e per superare le prove che la convivenza spesso ci pone. E' speciale l'energia che si respira a S.Juan, intensa, così come speciale è stato il nostro incontro con loro. (In fondo siamo capitati a Corera un po' per caso, abbiamo saputo dell'esistenza di questo luogo appena quanche giorno fa, chiacchierando a Artosilla con Ulisses, è infatti da poco che la comunità si è aperta alla rete degli ecovillagi). Sin dal nostro arrivo era chiaro però che questo incontro sarebbe stato importante.

Un gruppo coraggioso che ha scelto di condividere tutto, dal sentiero spirituale, all'economia all'educazione dei propri bambini.

Ci sono quattro bambini in comunità e Martino e Nicolò sono subito entrati a fare parte del gruppo.

Qui tutta la comunità si occupa di tutti I bambini. Il ruolo dei genitori è riconosciuto, e l'ultima parola sull'educazione dei bimbi spetta a loro, però ogni adulto si occupa d tutti i bambini, fa loro la doccia, li segue nel pranzo e li mette a nanna, le scelte educative sono condivise dal gruppo e così come l'impegno economico. “I bambini rappresentano il futuro, e tutti ne siamo responsabili, tutto questo, in fondo è per loro”.

Nei primi giorni era persino difficile riconoscere le mamme, tanto amorevoli e/o fermi erano gli interventi di tutti quanti.

Noi siamo stati alloggiati in due camere nell'edificio che ospita anche l'ampio salone dedicato alle cerimonie, alle attività comuni e al lavori rivolti anche ad ospiti esterni.

Numerosi sono I simboli sacri e le immagini di santi e saggi di tutte le religioni (noi tra tutte quelle immagini abbiamo riconosciuto Amma, Sai Baba, Gesù e pochi altri) che ci accompagnano nella giornata, affissi alle pareti o appoggiate su mobili e scaffali di ogni ambiente della casa.




Il loro credo spirituale è un grande messaggio che vogliamo condividere con chi ci legge: Dio è Uno, ognuno ovviamente lo può però intendere e ricercare come lo vuole e come lo sente e questo viene rappresentato dall'esistenza di molteplici Sentieri Spirituali. Il sentiero della comunità è quello di studiare e praticare Universalmente tutti I grandi insegnamenti di tutte le Vie, “perchè il dogmatismo è qualche cosa che impedisce di incontrare le diversità e anche di conoscere al di là di quello che si conosce”.


Come per esempio la vita di Gesù, maestro unico e Universale che come dice Josefa Rosalia Luque Alvarez, nel suo libro “Arpas Eternas 1”, che potete scaricare anche da internet gratuitamente (purtroppo solo in Spagnolo, almeno noi non lo abbiamotrovato in Italiano):

Gesù di Nazareth, incarnazione del Cristo, non è proprietà esclusiva di nessuna tendenza ideologica, se non che appartiene a tutti quelli che lo riconoscono come il messaggero della Verità Eterna”. “La sua dottrina si basava su due colonne portanti: Una è la Paternità di Dio, l'altra è fraternità di tutti gli uomini e di tutte le donne” ...questo è il tipo di fraternità che abbiamo respirato In questa comunià.


Ci siamo sentiti oltre che ben accolti, curati ed ascoltati. Questa comunità è stata davvero molto generosa.


1 commento:

  1. Ciao cari amici, ogni tanto in tutto questo vostro 'peregrinare' un punto fermo, come qua dove dite che per voi la comunità è la via. Ho pensato spesso alla dimensione comunitaria dell'esistenza. L'ho praticata, sempre in modo parziale e più o meno intenso in modi diversi nelle diverse età. E' confortante un tavolo intorno al quale sedersi e parlare davvero la stessa lingua, verificare e rinforzare le motivazioni, ritornare criticamente alle scelte, condividere dubbi e paure. Mi vengono in mente comunità elementari che mi sono molto care: la famiglia e gli amici. Soprattutto le amicizie che durano nel tempo, mentre tutti cambiamo parecchio e spesso in modi diversi, sono la prova che si può veramente essere compagni di viaggio. Mi viene in mente anche che la condivisione profonda richiede disponibilità e dedizione.
    So di avere però anche bisogno di tempi e luoghi dove essere solo, sia come individuo che come famiglia. Perchè mi piace che ognuno possa venire fuori per quello che è veramente: così originale e così diverso da tutti gli altri. Ogni tanto mi viene anche il dubbio che nei gruppi-comunità si rischi una uniformità e un rinforzo reciproco tale da fare apparire strade diverse da quella specifica strada come strade sbagliate. Questo un po' mi preoccupa perchè una delle cose che mi piace della vita è lo stupore che sorge spontaneo quando percorsi apparentemente poco significativi, contro ogni previsione, portano qualcuno molto lontano. Strade diverse. Come in questa comunità dove c'è la capacità di attingere all'esperienza di tanti Maestri. Mi è piaciuto. Anche perchè spesso le diverse religioni sono grammatiche troppo complesse mentre le parole veramente significative sono in definitiva semplici ed essenziali, e molto impregnate di vita quotidiana. Vorrei riportarvi ancora come saluto le parole in spagnolo della vostra amica Ana ma ho paura che se torno a vederle per riferirle correttamente mi si cancelli tutto..in ogni caso si trattava di un venticello leggero, che vi soffi alle spalle! Ciao. Luca

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