BENVENUTI NEL NOSTRO DIARIO DI BORDO!

Siamo Giovanni, Valentina e i piccoli Martino e Nicolò.

Abbiamo lasciato la nostra casa e il nostro lavoro circa tre anni fa per andare a conoscere persone che vivono diversamente, insieme, in modo creativo e consapevole.
Il nostro intento è di vedere se è possibile vivere dando un maggior senso alla propria esistenza.
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"Lasciate che le vostre vite parlino per voi"
(Gandhi)



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21.6.10

la comunità di Erraid















Piccola isola delle Ebridi, raggiungibile a piedi con la bassa marea dalla più grande isola di Mull. Era abitata dalle famiglie dei guardiani dei fari, ceduta quando l'uso dell'elettricità ha reso questi indipendenti dalla costante presenza dell'uomo. Una famiglia olandese ha acquistato l'isola negli anni venti e ora, da trent'anni la Findhorn Foundation gestisce l'isola e le case per 11 mesi l'anno, in cambio di lasciare agli eredi olandesi la possibilità di recarvisi durante il mese di luglio.
Ci vivono stabilmente tre adulti e due famiglie con bambini. Si occupano delle mucche da cui ricavano latte e carne, di polli, di un orto e di un laboratorio in cui si fabbricano candele.
Nel corso di tutto l'anno ci sono ospiti volontari che scambiano il lavoro con vitto e alloggio e altri alla ricerca di un luogo tranquillo immerso in una natura spettacoloare in cui trascorrere un po' di tempo.
Sulla collina hanno costruito una piccola sala per la meditazione, affacciata sulla baia. A "guardia" della sala di meditazione c'è un'oca.







Veniamo alloggiati in due camerette all'interno di una casetta che condividiamo con Elga e il suo bambino Virgil, che arrivano dalla Francia.
Quando il tempo è bello e fa piacere condividere il lavoro dell'orto,
Mercoledì è giorno libero dedicato generalmente alla visita alla vicina isola di Iona, famosa per la presenza di una bellissima abazia. A Iona c'è anche una casetta che ospita i ritiri di Findhorn, dove ci rechiamo per la meditazione che si tiene ogni giorno alle 12.00. Incontriamo persone conosciute, che ci offrono ospitalità per il pranzo.
Sebbene Erraid sia parte della Findhorn Foundation, non ci sono pressochè contatti tra le due realtà. L'unico requisito riciesto per entrare a fare parte di erraid è aver partecipato ad un'experience week a Findhorn.

Gli studi e i progetti innovativi di Findhorn, non vedono qua la loro messa in pratica, qui si è molto concentrati sulla quotidianità, non si sente una progettazione di ampio respiro, riguardante la vita della comunità o l'aspetto ecologico e sostenibile... Compost tolilet, acqua piovana non potabile per lavarsi e acqua da fare bollire per bere.
Le case e l'acqua vengono riscaldate con delle stufe a legna, integrate da stufette elettriche per le camere da letto.
Ogni mattina ci si ritrova per un breve giro di condivisione su come ci si sente e per la suddivisione dei compiti della giornata. Nessuna innovazione, un progetto fine a se stesso e questo fa sentire una sorta di "stallo cosmico". Eppure la natura qui è così meravigliosa, così forte, così incredibilmente magica!!!
L'isola è molto bella, la bassa marea ci regala angoli meravigliosi per scoprire granchi, gamberi, alche di ogni foggia e preziose conchiglie. Mentre durante una delle passeggiatè abbiamo scoperto una spiaggia frequentata dalle foche... Miracolo per noi abituati a vedere cinghiali e qualche capriolo. Per questo la Scozia è magica, animali di ogni genere, energia, il cielo è uno specchio per l'anima, un maestro di "impermanenza", l'acqua, ovunque che si lascia muovere dal vento e dagli influssi della luna ci insegna la fluidità e la magia della vita.

Gli scozzesi, grandi anime, gentili, ci fanno sentire veramente a casa. Il sole di mezzanotte (o quasi) ci tiene svegli e ci dona un sacco di energia. Qui le piante per via della luce crescono in modo miracoloso. Alberi che rappresentano i secoli che scorrono, rododendri alti più di due metri che colorano il verde intenso dei pascoli a perdita d'occhio. Grazie Erraid che ci hai fatto reincontrare la Scozia, i suoi laghi neri e profondi, la gioia di dormire avvolti dalla natura incontaminata ed essere parte di lei con la nostra casa viaggiante.

Comunità... Ecovillaggio...
Una comunità senza contatti con una realtà più ampia rischia di chiudersi in se stessa... di dipendere in modo eccessivo dagli individui che la compongono, dalle loro storie individuali, dalle loro difficoltà, così come dalle loro qualità, e di offuscare il suo significato più ampio, di modello sociale, per una vita non violenta.
A Erraid le persone cambiano spesso, Hether, che è la persona che ha vissuto più a lungo ad Erraid, sta andando via, dopo sei anni.

Questo nostro viaggio oltre ad insegnarci come si può vivere diversamente, ci sta portando a lasciare cadere le illusioni, perchè le comunità sono fatte di persone, e le persone sono persone in tutto il mondo. Ma la nostra visione, il nostro sogno è anche più bello con meno illusioni, è più reale,più vero e così continuiamo a lasciarci portare dalle nostre intuizioni anche se alle volte ci mostrano l'aspetto amaro della vita.

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