L'avventura della nostra famiglia in esplorazione tra comunità intenzionali ed ecovillaggi in Europa ...e non solo
BENVENUTI NEL NOSTRO DIARIO DI BORDO!
Siamo Giovanni, Valentina e i piccoli Martino e Nicolò.
Abbiamo lasciato la nostra casa e il nostro lavoro circa tre anni fa per andare a conoscere persone che vivono diversamente, insieme, in modo creativo e consapevole.
Il nostro intento è di vedere se è possibile vivere dando un maggior senso alla propria esistenza.
.
"Lasciate che le vostre vite parlino per voi"
(Gandhi)
Banner
9.6.10
Viaggiare... lo scopo del viaggio altro non è che...Viaggiare
così ci hanno scritto qualche giorno fa dei cari amici.
Siamo qua. L'Esperienza di Plum Village ha segnato un po' il chiudersi di un cerchio.
E' come se si fosse colmata la sete di vedere nuove comunità, di conoscere realtà di persone che stanno mettendo in pratica un vita di condivisione: in fondo adesso abbiamo visto che è possibile, e che può funzionare anche piuttosto bene.
Abbiamo compreso che quella è la direzione che sentiamo di voler prendere.
Abbiamo anche chiaro che non ci bastano un'ideologia economica, politica o sociale, ma che vorremmo un legame profondo tra le persone, l'instaurarsi di un senso di "fratellanza" , un cammino insieme per esplorare la propria interiorità, e per condividere quel senso del "divino" che inevitabilmente diventa quasi tangibile nella sua evidenza.
Si, lavorare insieme per cercare di andare verso la felicità, che è poi quello che ogni essere umano cerca di raggiungere in questa vita.
Sarebbe semplice tutto sommato se sentissimo un'appartenenza religiosa. La religione rende accettabili e riconosciute ai più le teorie e le pratiche più assurde...
Tutto il resto in fondo fa un po' paura.
Eppure è molto semplice: Fai silenzio, respira, e ascolta quello che sta accadendo, fuori e dentro di te, in piena consapevolezza. E' qui che si trova la chiave, le rispose, che si incontra il divino, è qui che si può essere felici.
Plum Village è un monastero buddista, ma la sensazione è che gli insegnamenti di Thich Nhat Hanh vadano al di là, siano universali. E che l'appartenenza religiosa sia in qualche modo secondaria...
A Findhorn la scorso anno eravamo rimasti molto colpiti da quel senso di spiritualità naturale, visto come uno degli aspetti dell'essere umano, non meno evidente ed universalmente riconosciuto di qualli fisico, intellettivo e psicologico...
E così, con questo spirito, attraversiamo la Francia e la Gran Bretagna, per andare ad attingere anche da quella fonte, per vedere come, nell'isola di Erraid, vengono messe in pratica queste cose. Mentre eravamo a Plum Village, abbiamo assistito ad un discorso di Thich Nhat Hanh in cui le sue parole dicevano quanto sia importante appartenere ad un Sanga (il Sanga è una comunità, una "famiglia" spirituale "il sanga è la comunità che vive in armonia e in consapevolezza").
E in questi giorni più che mai lo sentiamo: siamo qui, in un paese che non conosciamo, dove la vita è molto più costrosa di quanto abbiamo trovato fino ad ora, siamo a metà del viaggio e incominciamo a fare anche i conti economici, di quanto stiamo spendendo, stiamo viaggiando da soli, senza fermarci in comunità, perchè abbiamo tanta strada da percorrere e ogni giorno ci dobbiamo avvicinare un po'... Non è sempre facile restare calmi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento